Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

lunedì 30 marzo 2009

SCIENZA INFAME




Ecco che mentre il mondo si fronteggia con nuove guerre fredde, crisi finanziarie globali, e uragani hanno lasciato la loro scia di distruzione nell’altro emisfero, abbiamo finalmente la nostra rivincita di esseri umani sempre in preda a deliri di onnipotenza. Che sarà mai la fame nel mondo in confronto alla ricerca del Bosone di Higgs? E perché noi poveri e mediocri esseri umani ci affanniamo a fare collette per il terzo mondo, mentre ci sono progetti ben più ambiziosi che spostano il fine ultimo dell’umanità ben più in là di una manciata di riso o di un antibiotico per la dissenteria? Potrò sembrare qualunquista, ma certe sindromi scienziatiche stridono troppo con quelle che sono in realtà le urgenze dei tempi e la dicono lunga sulla mentalità di certa scienza e certi baroni.
Un anello di 27 Km sotto Ginevra con i suoi 15 anni di lavori non è costato poco, così come non sono venuti gratis 3000 scienziati da tutto il mondo (anche se credo che molti ci sarebbero arrivati a piedi pur di essere nel numero) e tutto questo a che ci porta? Ci spiegano che lanceranno i protoni a “quasi” la velocità della luce, li faranno scontrare per cercare di riprodurre per un brevissimo istante la situazione che si è, forse, avuta nei millesimi di secondo successivi al Big Bang. Come a dire: mi manca tanto così per imitare Dio, ma ci sto lavorando. Vorrei che qualcuno mi spiegasse i fini pratici di tali esperimenti, rassicurandomi che questa non è l’ennesima Torre di Babele che finirà per accartocciarsi sui suoi costruttori. La ricerca della “particella di Dio” suona come una sfida all’Assoluto lanciata da scienziati che vorrebbero ridurre l’odiatissima idea dell’esistenza di un Principio Primo a fenomeno riproducibile e sottomesso alla volontà umana. Colmo della beffa: dopo i trionfalismi dell’inaugurazione, già un settore dell’anello si è bloccato per un cortocircuito dei magneti: dovranno ripararlo, riportare l’area alle basse temperature adatte agli esperimenti e ciò porterà via diversi mesi. Nel frattempo, gli scienziati giocheranno.... a bocce per tenersi in allenamento.
Quest’affannoso tentativo di spiegare l’Universo escludendo l’intervento di un Ente Creatore è diventata una malattia di questa scienza totalmente agnostica che sotto sotto ancora si trastulla con il “caso e la necessità”, evitando di farsi una semplice e legittima domanda: ma quella volta chi ha premuto il bottone?
Un altra domanda ancora mi scappa ed è maledettamente legittima. Dove vanno a finire i miliardi che il Sistema stanzia per la sedicente “ricerca scientifica” e soprattutto cosa si ricerca... con la ricerca? Quale è la percentuale di soldi destinati alla ricerca su terribili malattie o sulle “energie rinnovabili” (tanto di moda) che non si perde nei meandri degli uffici, delle burocrazie, degli enti, dei gestori, delle clientele. Insomma quanti sono i soldi che finiscono in apparecchiature e risorse umane che LAVORANO effettivamente ed entusiasticamente intorno ad un determinato progetto? Quale è la ricerca cosiddetta “libera” e quale è quella “applicata”?
Purtroppo, cari amici non ci sarà mai un Gabibbo di “Striscia la notizia” che sia in grado di penetrare in tale maglie. Sono tanti i soldi che girano, ma proprio tanti e il percorso di tali soldi è complicatissimo. L’impressione che mi son fatto è che la prima (quella libera) serve soprattutto ai professori universitari per aggiudicarsi la cattedra. La seconda che serve soltanto per sovvenzionare alcune imprese in crisi, oppure per cercare, nuovi dispositivi tecnologici che producano urgentemente grana. Potrei entrare in macabri dettagli o in avvilenti cinismi ma se tra i nostri lettori navigatori c’è qualche autentico ricercatore saprà che non sto dicendo balle. Dal punto di vista tradizionale dovremmo domandarci cosa si cerca, per chi si cerca e perché si cerca? Ma se qualcuno vuole ricercare qualcosa seriamente, al di la dei soliti canali universitari, ha la possibilità di farlo?
Possono esistere, al giorno d’oggi, un Leonardo, un Tesla, cioè degli individui che per amore di scienza cercano qualcosa connessa alla elevazione dell’uomo, che non sia rigidamente guidato dal mercato e dall’orientamento prefissato dai laicissimi gestori della “scienza”? La risposta è semplice: NO.
Perché se ci prova viene estromesso dai circuiti di “finanziamento”, viene ghettizzato dalla accademica, scientifica e galileiana comunità laica, viene guardato come uno stregone da portare al rogo. Oggi, signori e signori, si ricerca solo in “equipe” di migliaia di persone, intruppate in un CERN o in qualsiasi altro organismo globale. L’unione fa la forza e in tanti si possono cercare milioni di corbellerie senza che la responsabilità sia di nessuno. Oggi anche la ricerca è “spettacolo”, e si nasconde dentro le piramidali acconciature della Montalcini o tra i pelacci della barba di Odifreddi o tra i denti impiantati della Haak. Tutti occupatissimi a dimostrare l’inesistenza di Dio o, come nel caso di Zichichi, a dimostrare l’esistenza di se stesso. Ma se qualcuno scoprisse la cura per una malattia, e se per caso detta cura costasse pochissimo siamo sicuri che potrebbe comunicarlo al mondo? E se l’acqua utilizzata come propulsore attraverso la scissione (i primi motori ad acqua li ho visti 40 anni fa) funzionasse davvero, siamo certi che la cosa andrebbe bene a chi estrae petrolio? E se i pomodori potessero nascere e svilupparsi senza uso di sostanze chimiche siamo sicuri che le multinazionali dei fitofarmaci li lascerebbero passare? E se l’industria del Biologico non fosse a sua volta diventata un business incontrollabile, siamo sicuri che nei supermercati ci sarebbe il “Bio”, l’equo-solidale ecc.? Questo è un problema di fondo, che non ha a che fare soltanto con l’economia globale ma che sottintende il disfacimento etico del nostro universo. È arrivata ormai da tempo, l’era dei mercanti, e insieme a quella, l’era della mortificazione del lavoro artigianale, della ricerca individuale e dei principi spirituali. Tempi bui.

4 commenti:

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  2. E' da poco che ho scoperto questo blog e trovo i suoi argomenti molto interessanti; da tempo sto passando una fase partendo da A-gnostico nel tentativo di togliere la A da quel termine, non ho la pretesa di essere uno Gnostico perchè è una parola talmente grossa che dentro vi scomparirei come una particella infinitesima, magari progredirò in modo significativo nella possima vita ma il percorso ormai è quello e a guidarmi sono solo una grossa inquietudine, un angoscia, un irrequietezza (benedetta sia) agganciate ad una flebile intuizione che tuttavia mi fa capire ad un livello basissimo che non tutto o quasi nulla è come sembra, che se c'e' una organizzazione così profondament strutturata, così capillare, così immensa mi riesce difficile ipotizzare unicamnte il puro caso...
    persino la matematica, base della cosiddetta "scienza ufficiale" parte da dei postulati dogmatici ai quali bisogna credere e si autogiustificano con il fatto ch se non fossero veri cadrebbe tutta l' impalcatura con la quale si spiega l' esistenza: tutto dipende dalla IPOTESI di lavoro dalle quali partiamo ma a queste occorre CREDERCI.

    DEVO credere che 2 rette parallele sono tali perchè su un percorso idealmente infinito NON si incontrano mai.... pur NON potendo verificare alcunchè... ma dobbiamo prenderlo per buono perchè ci consente di costruire un insime di leggi, "regole dl gioco" in grado di rendere conto di ciò che quotidianamnte sperimentiamo. NON dobbamo chiedrci se i postulati indimostrabili siano veri o meno ma SOLO se funzionano nel creare il modello che spiega i fenomeni, poi sperimentare mettendo alla prova il modello e verificare.

    Perchè questo NON si puo' far con il postulato Dio ? Secondo me per più ragioni.
    Perchè per ragioni anche storiche se ametto l' esistenza di Dio a livello ufficiale POI la scienza "illuminata" rischierà di dover venire a compromessi con le istituzioni religiose dandogli FORZA nel bene e nel male...
    la discesa nell' A-Teismo è stata in parte anche dovuta a questo, al rischio che il Teo-Cratico, spinto dal consenso popolare, si mettesse alla guida della ricerca, dettasse le regole del gioco: DIO, ente storicamente lgatissimo al volere lle decisioni di un enclave sacerdotale che basa i suoi postulati NON sulla verifica e la sperimentazione Gnostica ma sulla fanatica credenza, diventa un giogo.... MA per liberarsi da questo giogo i "ricercatori" sono caduti in un altro.... poi gli interessi industriali, del mercatismo e del liberismo hanno fatto il resto MA LA COLPA PRIMIGENIA è delle maggiori istituzioni rligiose storiche: CRISTIANE, EBRAICHE, ISLAMICHE ECC. Ma soprattutto Cristiane in particolare cattoliche.

    Sapesse quanta gente che si dfinisce A-Tea in realtà non nega a livello intuitivo, l' esistenza del piano metafisico-spiritual soprasensibile....

    Il PROBLEMA è che non vogliono scendere a compromessi coi TEOCRATI FANATICI e quindi preferiscono evitare di scender su qul terreno che sarebbe inevitabilmente di scontro.

    Secondo me questa è una causa molto importante

    Lei lo ha mai visto Odifreddi in una trasmissione intervistare ed accompagnare un monaco Buddhista che parla della propria tradizione spirituale? Trasmissione molto interessante. E' strano ma forse non troppo. Sul momento mi sono meravigliato.

    Lei crede perchè SA o crede perchè ha fiducia in qualcuno che le ha raccontato qualcosa e della cui credibilità non puo' dubitare perchè per abitudne o per timore revernziale la ritiene una fonte auorevole ?

    LEI non crede, lei SA perchè ha avuto un po' di FIDUCIA in qualcuno che le ha presentato un postulato inizile, una ipotesi di lavoro, proponendole di LAVORARE su questa ipotesi e di VERIFICARE... lei ha lavorato, ha sperimentato e verificato, ora SA. Cos'e' questa se non Scienza o Gnosi?

    Lei però mgari era psicologicamente più adatto a liberarsi di inutili sovrastrutture mentali... quindi fondamntalmente è una questione psicologica.

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  3. La grande maggioranza della gente per abitudine accetta ormi da tempo questo "status quo", lapigrizia l' inerzia mentale gioca brutti scherzi ma è anche uno strumento che abbiamo per eliminare il dolore, le sofferenze che potrebbero provocarci la consapevolezza delle laceranti contraddizioni nelle quali abbiamo lasciato che ci imprigionassero, inltre siamo talmnte immersi in un vita quotidiana molto complicata fatta di ONERI da pagare quasi quotidianamnte, di blanci mensili familiari che non tornano quai mai.... di lustrini sbrilucicanti, mille luci mille colori che dai media sfavillanti ci distraggono... che dedicarci a qualcosa di più elevato sta divntando sempre più difficile. Forse non a caso, forse tutto questo introdure elementi di disturbo, di interferenza è in gran parte voluto.

    Quindi per tanti motivi è oggettivamnte difficile per molti "farsi la semplice e legittima domanda: ma quella volta chi ha premuto il bottone?" Perchè i ricercatori scientifici perderbbero il posto, perchè è faticoso dover cambiar in modo così radicale delle idee pr l quali abbiamo faticato così tanto in anni di studi e prparazioni, per via dll' estrema complicazione delle scienze applicate e una certa "ideologia metodologica" unita a un "egoismo professionale" che limita l' interdisciplinarità e rende il ricercatore smpre più specializzato in sempre meno argomenti.

    Il paradosso della specializzazione: sapere smpre più cose su sempre meno argomenti ... fino a sapere tutto su niente.

    Il problma è che la religione, con le sue credenze, i suoi dogmi spesso istituiti per ragioni POLITICHE, i suoi precetti e rituali eseguiti meccanicamnte, lungi dallo spiegare i fenomeni naturali in modo esperienziale e verificabile è diventata una inutile BARACCONATA, AVENDO PERDUTO il piano intuitivo, avendo voluto per forza intellettualizzare ciò che NON funziona senza anche l' intuizione, lasciando però inalterati certi postulati
    dogmatici dievntati FEDE CIECA, senza possibilità di sperimntazione, lasciando questo terreno alla "scienza ufficiale", e trasformando i sacerdoti in manager e politici della morale e della abituninarietà religiosa, i monaci ed i preti non più inricercatori spirituali ma in predicatori della morale del tempo esperti in PR ed esecutori della volontà delle gerarchie politicizzate e corrotte dal denaro: religiosi e scienziati hanno delimitato i campi della spiritualità e della scienza in una sorta di "separazione consensuale", patto reciproco di NON aggressione ed interferenza, in realtà non sempre vero perchè le istiuzioni rligiose maggiori intervengono comunque quando si mettono in discussione i principi morali dei quali si fanno difensori senza conoscerne cause e motivi primordiali.

    Il risultato è che con la attuale scienza si spiega qualcosa ma NON tutto e si continua a faticare moltissimo consumando ingenti risorse per avanzare pochissimo nella ricerca di spiegazioni... ma almeno qualcosa si spiega...

    Con la Religione Baraccone... non si spiega un accidente, perchè basta la fede nelle gerarchie di gente CORROTTA ed ottenebrata che ci spiega DIO.

    Questa è una fotografia parziale della situazione attuale, dello status quo

    MA LA COLPA, il"peccato originale" rimane, secondo me, delle gerarchie religiose.

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  4. TUTTAVIA.... probabilmente questo freno alla Scienza, una religione farsa e questo scollamento tra scienza e spiritualità NON sono poi così negativi, sbagliati. E' bene che la Conoscenza rimanga appannaggio di pochi perchè pochi saprebbero farne buon uso e sebbene in pochi, ci sono comunque individui senza scrupoli che hanno le leve del potere e che usano senza scrupoli questa conoscenza; pensare che diffondere questa conoscenza a miliardi di persone credendole tutte, siccome schiave, siccome ignoranti, siccome povre e misre, automaticamente buone e degne sarebbe l' errore piu' grande: siamo tutti, chi più chi meno, preda dei nostri egoismi e privi di una coscienza sufficentmente sviluppata e dovremmo essere messi in grado di accedere a strumenti così potenti?

    Personalmnte TEMO terribilmente una riunione tra "scienza ufficiale" e "scienza dello spirito". QUesta scienza utilitaristica, in mano all lobby industriali, priva di coscienza, che si crede NEUTRA rispetto al bene e al male, venduta come una puttana al miglior offerente.... ma davvero sarebbe il caso?

    NO
    E' bene che la possibilità di accedere a questa conoscenza rimanga aperta SOLO a persnone almeno dotate di una profondità di pensiero, di una inquietudine spirituale di un "quid" di coscienza superiore alla media, anche se questa non è la garanzia assoluta ma sarebbe comunque il miglior compromesso tra una totale inaccessibilità ed una totale apertura.
    Dico sarebbe perchè è la mia opinione e perchè naturalmente non so e non posso sapere cosa ci riserverà il futuro... il "destino" collettivo.

    Per quanto mi riguarda pur sapendo... e forse proprio perché sapendo, rinuncio volentieri a questo potere, preferisco dedicarmi al dominio di me stesso, al potere sul mio incnscio, e a cercare nel mio piccolo di fare del bne a qualcuno. Qualcun altro ben più degno di me sprà fare buon uso di questa conoscenza a livello pratico.

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