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lunedì 4 maggio 2009

ASSOCIAZIONE UFOLOGICA RELAZIONI ALIENE



IN UFOLOGIA COME NELLA STORIA, NESSUNO È PADRONE DI DOCUMENTI MA SOLO DI INTERPRETAZIONI.

RAGIONI SOCIALI E LINEE DI RICERCA
La nostra è un’associazione privata di volontari che fanno essenzialmente una cosa: quando leggono sui giornali di un avvistamento di UFO, vanno sul posto a intervistare i protagonisti dell'evento, i testimoni oculari. Esistono a questo scopo dei questionari, elaborati da un certo numero di scienziati anglo-americani (e adottati anche dalle aviazioni militari, compresa la nostra): si chiedono ai testimoni dati precisi: luogo e ora dell’avvistamento, colore e forma dei presunto UFO, rumori, circostanze “li hanno visti in cielo o a terra”, eccetera, fino all’eventuale avvistamento e interazione con “esseri animati”. Gli incontri “del terzo tipo”, per intenderci, secondo la classificazione Hynek. Lo scopo dei questionari è di cercare di stabilire se, in ciò che dicono i testimoni, possano emergere delle costanti statistiche o tipologiche. Questo, nel tentativo di dare concretezza a un fenomeno altamente elusivo. Dal loro apparire, anni ‘60, ad oggi i protocolli operativi si sono ulteriormente emancipati, hanno acquistato maggior capacità di raccogliere dati, grazie all’informatica, di valutare i testimoni in base ad una più sicura conoscenza psicologica e tecnica giornalistica... tuttavia la soluzione del mistero UFO non ha fatto un passo avanti che è uno. Qui entrano in gioco anche le responsabilità dei governi mondiali, pronti a censurare ogni informazione utile in loro possesso sull'enigma, e questo è accertato, se intralciano, poi, il compito di tanti volenterosi ricercatori privati, evidentemente la cricca politica al potere nasconde cose di massima gravità e protegge interessi innominabili. Se così fosse, ed è così, il mistero UFO contiene sfaccettature tali da non collocarlo nella sfera fisica, fenomenologica soltanto, ma assume connotazioni epocali, mitiche se volete, segno dei tempi in tempi bisognosi di segni. Quindi, la direzione investigativa da intraprendere è verso una linea di confine, contigua se non tangente con la nostra realtà fenomenica. Linea di confine attraverso la quale tutta una serie di eventi interdimensionali si manifestano presso tutti i popoli dall'antichità ai giorni nostri, senza soluzione di continuità. Alla luce di queste considerazioni e per non rimanere in una posizione incapacitante e sterile, noi dell'A.U.R.A. abbiamo adottato una griglia interpretativa multidisciplinare, per affrontare una buona parte della casistica u.f.o. senza riduzionismi ne pregiudizi ideologici.
Ufologia, spiritismo, parapsicologia, culti magici, mitologia, non sono che diversi aspetti, diversi "sistemi di riferimento" d'una realtà ignota che si muove al di là di tutte queste fenomenologie e si manifesta a noi in maniera volutamente parziale e camuffata per scopi al momento non chiaramente definibili. Gli UFO e gli altri fenomeni non costituirebbero che un paravento, il "cavallo di Troia" di questa realtà che si adatterebbe di proposito al nostro contesto culturale in modo da mimetizzarsi, da rendersi il più possibile accettabile alla nostra mentalità e concezione dell'universo.

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Nota di Angelo Ciccarella
Son rimasto l'ultimo capo storico dell'ufologia viterbese, poiché il mio amico e sodale Franco Persi ha cambiato dimora, come dicono in India, il 20/12/2005. Apprendere dell'iniziativa di AURA e dei suoi presupposti programmatici, non può che rendermi felice, e un po' anche orgoglioso che le nostre fatiche dal '70 in poi, in quel di Viterbo, non sono andate perdute. I semi hanno fatto buon frutto. Auguro al nuovo gruppo di proseguire il lungo, faticoso e per certi versi pericoloso cammino, per scovare la verità, qualunque essa sia, sull'enigma u.f.o..

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