Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

domenica 29 novembre 2009

UFOLATRIA E GOLEM DI RITORNO




Per tutti gli ufologi, vi è un pericolo in agguato da decenni e che in un modo o nell'altro riesce a sorprendere anche l'inquirente più scaltro: il cultismo. Credo che vi siano buone ragioni per considerarlo non secondario. Ritengo opportuno quale utile palestra di idee, lanciare in campo una riflessione necessaria per non farci irretire dalla tentazione di fare dell'ufologia una nuova religione, laica magari, ma pur sempre una credenza moderna, un sincretismo di speranze, ricerca di nuovi orizzonti della scienza e della tecnica, bisogno di palingenesi dopo le delusioni ideologiche e spirituali. Insomma, torniamo all'inizio del problema. Chi pilota e da dove vengono quegli oggetti-luce volanti, che da tempi immemori saettano sopra le nostre teste stupite? Dèi che ritornano per riprendersi il posto usurpato dall'uomo? Ricognitori di popoli di altri mondi, in perenne osservazione delle umane follie? Magici esseri amanti di vesti sempre nuove e affascinanti, che lambiscono il nostro mondo per stabilire un mito, una leggenda, cibi necessari per campare? Demoni travestiti da agnelli che si spacciano per alieni di chissà quali civiltà progredite, cavalli di Troia confezionati per una umanità allo sbando, senza difese e senza Dio?
Se non scopriamo una chiave ermeneutica per capire chi sono quelli, rischiamo di adorare dei golem, o di farli entrare senza bussare. Io ritengo di aver scoperto chi sono, da dove vengono e che cosa vogliono da noi. Ho evitato di farne un culto, perché un minimo di discriminazione degli spiriti bisogna pur adottarla e una buona memoria storica serve decisamente.
Grigi, venusiani, cloni, rappresentano soltanto - e non è poco - il remake di un film già visto e subito dimenticato, ove creature risvegliate dal sonno millenario riprendono vita apparente, usando macchine apparenti, interpretando ruoli tratti da un copione vecchio ma rivisitato ad ogni svolta epocale. Sono intersegni, che irrompono o si insinuano secondo strategie consolidate. Un oscuro signore, con doppia sede a Wall Street e alla City di Londra, con i suoi innumerevoli tirapiedi hanno aperto il portale, affinché i nuovi golem possano penetrare nel nostro universo.
Il settimo cavalleggeri - "uranidi" - potrebbe non giungere in nostro aiuto in tempo.

5 commenti:

  1. Sono quindi entità di altre dimensioni?

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  2. Sì, Vitae, da altre dimensioni, per usare una espressione oggi comune in ambito sia ufologico che fisico-quantistico. Secondo il mio lessico, magari antiquato e obsoleto, provengono da piani di realtà tangenti alla nostra. Meglio, interagenti, limitrofe, concatenanti.

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  3. "Dimensione" in effetti è oramai abusato e sembra richiamare più la science-fiction. Piani di realtà, molto più adatto.

    www.boudillion.com/lam/lam.html (non mi faceva copiare il link).. qui viene avanzata l'ipotesi di un portale non richiuso tirando in mezzo Crowley e Jack Parsons.. che ne pensi?

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  4. "Il settimo cavalleggeri - "uranidi" - potrebbe non giungere in nostro aiuto in tempo".

    E' questo il mio timore da tempo. Siamo in bilico, di fronte ad un bivio.

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  5. Vitae, il magonero inglese e il tecnico missilistico succubo del satanismo, combinaro non pochi danni, e non escludo aperture indebite.
    Zret, è un timore condiviso, tuttavia...

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