Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

domenica 21 agosto 2011

MISSIONE (QUASI) IMPOSSIBILE




Sono convinto che lo scopo della nostra esistenza sia la conoscenza-amore e che quello sia anche il fine dell'universo. L'amore e la conoscenza hanno principalmente un nemico, il potere, che è anche il nostro nemico. D'altra parte S. Paolo scriveva nella seconda lettera ai Corinzi che la seconda venuta di Cristo ci sarà dopo che ogni potere ed ogni principato sarà abbattuto e così cerchiamo, per quanto possibile, di darci da fare in quella direzione. Tratteniamo il dilagare delle tenebre, il Regno del Nulla. Come? Con un archetipo antichissimo. È il potere dell'impero interiore che, assistito dalla luce metafisica – il lumen -, difende un cosmo sacro: proiettando entro i suoi confini un barlume dell'ordine superiore.
V'è a dirla tutta, un luogo, fisico addirittura, in cui quel Regno del Nulla ha sede e guida le sorti dell'umanità. Quel luogo è Saturno, sì, proprio il pianeta. La Salamandra è il suo vicerè  sulla Terra. E allora chi è il signore degli anelli? Lo saprete nel prossimo post IUS 43.

8 commenti:

  1. Tu quoqe? Spero non sia una "malangata"! Non vorrai pubblicare anche tu uno schema dell'albero della vita con i nomi delle antiche deità delle varie tradizioni "scilipotizzati" e declassificati a rango infero? Per favore, salta la puntata IUS 43 e passa alla IUS 44.Grazie.
    Ciao.

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  2. @Chon
    Se non malangate, platonizzo... semmai. No, non ho intenzione di fondare una nuova gnosi, lascio tale compito alla compagnia Malanga/Plato. Ciò che ho visto e vissuto, l'esperienza che mi ha permesso di comprendere e quindi di conoscere, è inusitata e non risponde alla tesi dominante di una new age rimasticata e camuffata da gnosi. Vedi, oggi molte sono le persone che hanno a che fare con l'occulto, tante quante sono le interpretazioni. Si vede sulla base di quanto si conosce. Proiettiamo spesso ciò che abbiamo dentro per arricchire il fenomeno che ci sta di fronte. La difficoltà riguarda proprio questo: liberarsi da quel processo di acculturazione che il mondo ci ha imposto fin dalla nascita. Liberare la nostra memoria bio-storica da cataste di falsi saperi. Purificare, distillare, bruciare... così si possono vedere cose meravigliose e aprire tutti i rubinetti mentali. Gioco da ragazzi e lavoro di lavandaia, come dicevano gli alchimisti.

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  3. Conoscere il proprio nemico é il primo requisito x la lotta! Soprattutto nel marasma dei contattisti allo sbaraglio...

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  4. @Luca
    Dopo che si neutralizza il nemico che c'abbiamo dentro - non lo si riesce ad eliminare del tutto - si scopre che ne esiste uno formidabile, che ci ha accompagnato da quando è iniziata la nostra avventura su questa benedetta terra. Far finta che non esista o che lo si consideri una proiezione delle nostre fobie, non azzera la sua esistenza e presenza. Mi ci sono imbattuto e non ci posso fare niente: egli esiste. Non c'è salto quantico che tenga, non c'è sanatoria globale, né punto omega teilhardiano che tutto assolve: bisogna farci i conti. Chi cammina per certi sentieri, a volte lo vince, spesso ci si sbatte il muso. Gli ignari, gli scettici, i volenterosi dell'ascesi facile, ne subiscono le conseguenze. Dici bene Luca, conoscere il proprio nemico è il primo requisito... il secondo è imparare a superarlo.

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  5. @Angelo: hai scritto "egli esiste"; significa che è connotato da una polarità sessuale univoca o era un pronome di comodo?

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  6. Ed è improbabile auperarlo senza un adeguato background, senza una base solida quale è la conoscenza tradizionale, che come un filo d'oro teso da civiltà remote e avanzate, è l'unico appiglio che abbiamo...

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  7. @Lupo nella Notte
    Pronome approssimativo...

    @Luca
    Infatti, ciò che ci sostiene è la cultura della memoria.

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  8. qualche tempo fa ho voluto moltiplicare per dodici l'anno di Saturno che equivale a 29,5 nostri e ne ho ricavato curiose coincidenze legate ai momenti più significativi della storia del genere umano...ma non è nemmeno questo...ho letto del tuo commento sui contenuti della rivista X-Times e per curiosità l'ho acquistata...io non ho alcuna autorevolezza ma Andrew Collins si che ce l'ha...e dimostra assoluta approssimazione in tutto l'articolo Dalle ceneri degli angeli a cominciare dall'approssimativo commento sull'etimologia della radicale ebraica "shm" riferita alla parola "ha shemim" tradotta come cieli, in relazione all'originario luogo edenico dell'umanità cui lui conferisce il significato di "altura" o "vegetazione"...ma "shm" in stile geroglifico è più propriamente indicata come la grandezza della circonferenza fisica e allegorica racchiudente la sfera globale di un essere, il segno che lo rende riconoscibile, dunque per estensione un luogo, un tempo, l'universo stesso e pertanto i cieli, lo splendore, la gloria, ciò che è sublime...così almeno riporta il diz. di Fabre d'Olivet la cui competenza credo sia fuori discussione...insomma Collins riduce ad un senso solo orizzontale ciò che per sua natura, originariamente era segno trascendente, l'alfabeto appunto.
    Tutta l'impronta degli articoli verte su una riduzione assai approssimativa del mistero (insolvibile credo) delle origini, che si vuole svuotare d'ogni principio puramente poetico, luminoso e confinarlo nella ridotta trama di un gioco cosmico composto tra predatori e predati...non nego vi siano forze eteree malevoli, contrarie alla nostra pura identità aurorale, ma la complessità della natura, la proprietà multiforme che noi per mezzo dell'ispirazione possiamo inverare non può essere ricondotta a questa sola interpretazione di un nuovo gnosticismo al neon...arrivo a dire che la diffusione di un simile pensiero sia davvero poco auspicabile.
    Un saluto

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