Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

domenica 9 ottobre 2011

La spada della sorpresa


“Dividimi dalle mie ossa, oh spada di Dio / finchè queste non si staglino austere e strane come fanno gli alberi, / così che io, cui batte forte il cuore per i boschi svettanti, / possa stupirmi altrettanto di loro. / Dividimi dal mio sangue, che nel buio / sento scorrere come un rosso rivo ancestrale, / tanti ruscelli sotterranei che si diramano e trovano il mare / ma il sole non lo vedono mai.

Donami occhi miracolosi / perch'io possa vedere gli occhi miei/ questi specchi che ruotano / e prendono vita in me, / cristalli terribili, più incredibili ancora / di tutte le cose che vedono.

Dividimi dalla mia anima, così ch'io veda / i peccati come ferite aperte, e l'impavido battito della vita / finché io possa salvare me stesso come farei / con uno sconosciuto per strada”.


G. K. Chesterton

14 commenti:

  1. Ho riletto GRAAL. Il tuo post: ''Che cos'è la Vita'', un bellissimo scritto Tradizionale. Parole, locuzioni, che sono davvero un lavoro filologico che fa gioire chi segue un certo cammino. Ora, ''sko-pèo'' ''pene-trare'', ''fine'' da ''finem'' attraverso ''find'': sono tutti termini che si pongono in relazione con l'ultimo IUS, o il passaggio del Varco al Centro della galassia, Angelo? Grazie.

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  2. skop-èo (scusa ho avevo scritto male). Ricordo ancora già che ci sono, il termine da te citato ancora in quel bel post: a-ginèo. Sembra che tiri più il Centro galattico che un carro di buoi (scherzo).

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  3. @ye8sterday
    Burlone. Il passaggio del Varco è un rito di passaggio. Gli sciamani - e Scandurra lo è in un certo qual modo - da millenni praticano attraversamenti interdimensionali, ma i sapientini della cultura ufficiale non ci hanno mai capito un acca.

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  4. Angelo, valgono le leggi dell'analogia, in certe cose, no? Quindi il Varco si predisporrà in questo famoso 2012 che anche tu tieni in considerazione, dati certi allineamenti cosmici? Come diceva un ''blogger'' ignoto, ''o si stramba nel 2012 o mai più...''. Un momento del genere lo si intuisce come antitermodinamico, antientropico, per usare quel linguaggio. A chi ha sarà dato? Grazie.

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  5. La fine dell'anno 2012, tempo terrestre, sarà una grande occasione palingenetica per ognuno di noi. Ogni trasformazione è sia individuale che collettiva, pertanto non possiamo mancare all'appuntamento. L'entropia non sarà più la zavorra della vita, l'oscurità sarà dispersa vivaddio e chi ha venduto l'umanità non avrà sconti.

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  6. Si, corrisponde al mio sentire. Ma allora il tratto di strada che ci attende penserei sia cosparso di cocci di vetro. A volte ho la sensazione che la ''realtà'' si ''disorganizzi''. Mi sembra leggendo i vari post che succeda anche ad altre persone.

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  7. Angelo, in un tuo post alludi al mistero della 2^ morte. Però ciò che si attende da questa spinta cosmica immanente, non è proprio il tentativo di bypassarla? Oppure ci tocca e basta? Vedo questo evento come un'evirazione di ogni radice ontologica...

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  8. Caro ye8, la strada è in realtà un fiume che porta dalla foce alla sorgente, dal molteplice all'uno. Per i dettagli aspetta. La seconda morte avviene in vita e non c'è sanatoria cosmica che possa ammortizzarla. Ci tocca e basta, se useremo intelligenza, volontà e sentimento. Dobbiamo far sbocciare la rosa, facendo ardere il fuoco. È operazione delicatissima e sottile.

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  9. " la strada è in realtà un fiume che porta dalla foce alla sorgente " ...
    Mi ricorda una frase di Papa Wojtyla " Se vuoi trovare la sorgente devi proseguire in su, controcorrente".
    Ciao a tutti

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  10. La spada della sorpresa. Abbiamo perso il gusto di sorprenderci. Come dice Zolla, questa è l'epoca dello standard, dove tutto deve essere incasellato e squadrato per poter essere riprodotto e reso vendibile. E' questo il male che manda in putrefazione l'anima. Lo standard banale si sovrappone all'oggetto uccidendone l'anima...
    Avverrà una sorpresa, un trauma in grado di scuotere il mondo intero da questo male?
    E' possibile, ma è dura crederci veramente, poichè sarebbe la fine di un sistema che dura da secoli, e che regge alle basi l'industrialismo. Come umanità faremo finalmente sparire il consumismo? O in gran parte, incapaci di concepire il diverso, spariremo con esso? Se avverrà qualcosa in grado di portarci obbligatoriamente a questo, sarà un duro esame per che molti non passeranno...

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  11. @ Jake
    Sì, ci sarà l'evento atteso da pochi e temuto da altri. Persino la Chiesa finge di non credere a ciò che Cristo ha predetto. Chi detiene il Potere non apprezza scosse di cambiamento, semmai tenta un ultimo sforzo disperato. Tutto il sistema che da 250anni ci domina, scomparirà come neve al sole. Tutta la nostra vanagloria scientifica e tecnologica sarà sputtanata e schiacciata. Non c'è Cern né apple che tenga. Nè illuminati in grado di contenere i danni. Chi si salverà? beh,non è di mia competenza, posso dire che chi cerca Dio, in qualsiasi forma possibile, chi non ha collaborato allo sfascio della civiltà umana, se non avrà il salvacondotto assicurato, sicuramente potrà trovarlo. Gli altri? Gli uomini pesanti? Affonderanno con tutta la loro zavorra karmica, a meno ché...
    Scandurra nel piccolo della sua bottega o negli infiniti spazi delle dimensioni ha inciso, aiutato, protetto, sollevato, buoni e cattivi, alti e bassi. Poi, ognuno è libero di andarsela a prendere... dove gli pare (cito Scandurra).
    Siamo liberi di fare una scelta, sarà determinante quella ultima.

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  12. Già...la scelta. Scegliere in questo caso però, correggimi se sbaglio, significa esprimere una volontà integrale, non ipocrita. Non ci saranno possibilità di dire un "ni" dettato dall'opportunismo. Quindi si tratta di uno scegliere che significa dare nuova forma a se stessi. Quindi una cosa abbastanza fisica, come è molto fisico cambiare carattere e visione del mondo,dato che ciò non è facile come formattare un pc. Scandurra con la sua schiettezza ha detto bene: ognuno va dove lo porta il cuore. Potremmo aggiungere con la stessa schiettezza che quello che non entra in testa entra per altre vie più dolorose, e la sordità verso i segnali che già arrivano chiari, è indice della scarsa volontà dell'attuale umanità di concepire qualcosa di diverso. Insomma, non credo nelle facili conversioni dettate dalla paura dell'ultimo momento, anche se a volte le molle vere della conversione scattano all'improvviso, e quella del fuoco che cova sotto la cenere è sempre una speranza...

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  13. Dare una nuova forma a se stessi non significa cambiare nel fisico, nella forma, significa cambiare nella sostanza. Io non so come, ma sono certo che il nostro corpo esprime attraverso suoni, colori o altre funzioni chi siamo davvero, e la sua "qualità" prescinde dall'aspetto.
    Nella scena finale di un film a domanda:
    "Cos'è che fa dell'uomo un Uomo?" lui stesso risponde " Sono le scelte che fa... e non come comincia le cose, ma come decide di finirle".
    Credo che la possibilità del perdono è la possibilità di perdonarsi, e non può prescindere da un vero e sostanziale cambiamento.

    @ Angelo... Cosa intendi per scelta ultima.
    La risultante di ciò che saremo nel momento preciso di ciò che avverrà, o altro?
    Un saluto a tutti

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